Sentiero 001 cod. percorso ETON0010000

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Borgata Borlera m. 679 – Borgata Navei – Parrocchia di San Donato m. 503

Mappa

  • Dislivello salita m 110
  • Dislivello discesa m 290
  • Lunghezza km 5,8
  • Tempo di percorrenza 1 h 40′
  • Difficoltà E

Descrizione del percorso

Dalla borgata Borlera, raggiungibile in auto oppure con il sentiero 001A, si scende sull’asfalto di via Castello sino al raggiungimento della borgata omonima, quindi si svolta a destra passando di fronte alla cappella di San Martino e seguitando sul sentiero si tocca la borgata Bussoneis. Attraversato il nastro d’asfalto di via Bussoneis, si prosegue diritto lasciando a destra alcune abitazioni, ed in breve si incontra sul tracciato un pilone votivo sito poco oltre il guado di un piccolo rio. Il sentiero lascia spazio ad una strada sterrata che diventa asfaltata e che, percorsa in discesa, ci porta alla borgata Navei. Si attraversa la borgata, si piega a sinistra in via Pacchiardo ed in breve un segnavia ci indica un sentiero sulla destra. Svoltiamo e saliamo tra due muri a secco sino a quando un nuovo segnavia indica un bivio a sinistra. Presa questa direzione si oltrepassa un ponticello in legno e, tenendosi leggermente verso valle, si seguita sul sentiero che costeggia una recinzione in rete metallica. Oltrepassata un’abitazione si prosegue diritto su una strada sterrata fino ad incontrare un nuovo bivio a sinistra indicato da un segnavia. Scendiamo a sinistra abbandonando la strada e, dopo aver attraversato una piccola pineta ed un piccolo rio, si torna sull’asfalto in via Sis presso la borgata Bossù. Da qui si risale la strada, verso borgata Gallo, sino all’altezza del numero civico 100 e, proprio lì di fronte, si svolta a sinistra su una mulattiera che scende fino ad incrociare una via sterrata (via Grangia). Seguitando verso destra si raggiunge l’asfalto di via Gallo che percorriamo in discesa sino all’altezza di via Verna e da qui, svoltando a destra, raggiungiamo le prime case della borgata Verna. Pieghiamo a sinistra in via Giachero che, in breve, conduce in via Montelera. Percorriamo un corto tratto in salita di via Montelera e svoltiamo a destra per il “guado di Gibbione”. Guadato il torrente Casternone (se è in piena conviene rinunciarvi) si prosegue a destra sulla strada sterrata che conduce alla borgata Gibbione e, ivi giunti, svoltiamo a sinistra, guadiamo il rio Codano raggiungendo il cimitero e quindi la chiesa parrocchiale di San Donato.

Elementi ambientali

Questo sentiero si svolge nella zona antropizzata ed è caratterizzato dalla prevalenza di terreni agricoli ed estensioni prative. La varietà del versante toccato dal tracciato in oggetto può riservare all’escursionista numerose sorprese che possono spaziare dall’incontro con la volpe (Vulpes vulpes) all’avvistamento di svariate specie di avifauna.

Elementi storici

Quest’escursione ricalca la seconda parte dell’antico tracciato della “strada delle rogazioni” lungo cui si svolgevano le processioni religiose per richiedere a Dio un abbondante raccolto. Questa parte veniva percorsa il terzo giorno dedicato alle rogazioni e raggiungeva la borgata Verna.

Lungo il sentiero incontriamo la borgata Castello. Il toponimo di questo luogo è legato alla presenza sul suo territorio dei ruderi di un’antica fortezza medioevale siti a poche decine di metri dalla nostra via, di fronte alla cappella di San Martino. Un’antica credenza vuole che il castello fosse collegato con sotterranei a quello del Conte Verde (Amedeo VI) di Caselette. Le verità storiche riguardanti quest’antica costruzione sono rintracciabili sin dal 26 gennaio 1159 in un decreto di Federico Barbarossa dove si legge: “curtem de Briono cum castello”. La fine di questa roccaforte, raccontata da un’altra leggenda, è fatta coincidere con un bombardamento francese durante la guerra per la successione di Spagna. Nella medesima borgata è visibile (il sentiero passa proprio dinnanzi) la cappella di San Martino che fu costruita nel 1714 per volere di Don Giacomo Robiola, allora parroco di Val della Torre. Originariamente la costruzione presentava un portico frontale che fu eliminato durante i lavori di ampliamento del 1820. Ulteriori lavori di ampliamento furono condotti a termine attorno al 1863 con la costruzione di una navata laterale e del campanile.

Raggiunta la borgata Verna è possibile, con una breve deviazione che ci porta verso il centro dell’abitato, ammirare la cappella dei Santi Grato e Apollonia che fu consacrata nel novembre del 1835. Giunti al termine di questo tracciato ci troveremo di fronte la bella chiesa parrocchiale dedicata a San Donato.

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