06 Trucco di Brione – Musinè – Madonna della Bassa

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BORGATA TRUCCO DI BRIONE (m. 360 slm) MONTE MUSINE’ (m. 1150 slm) SANTUARIO MADONNA DELLA BASSA

Sentiero: VdT6 (Catasto Provincia di Torino: 006)
Dislivello in salita: m. 1200
Tempo di percorrenza: 6h

Raggiunto il piccolo piazzale alla fine della strada che conduce alla Borgata Trucco di Brione, lasciamo l’auto e seguitiamo sul sentiero che attraversa una zona prativa per inoltrarsi nel bosco. Saliamo fiancheggiando i nove piloni votivi della “via crucis” sino al raggiungimento della cappella della Sacra Famiglia sul Mon Calvo (m. 550 slm).

Di qui un sentiero a sinistra riporta a valle, mentre noi, seguendo la segnaletica bianco / rossa, scendiamo a destra su un ampio colle che sovrasta la cava di magnesite di Caselette. Attraversato longitudinalmente il colle, il sentiero riprendere a salire il crinale del Musinè e, oltrepassata una pietraia ormai colonizzata dalla vegetazione, rientra in un bosco. In breve si raggiunge lo spiazzo utilizzato per la costruzione del traliccio 73 di una linea ad alta tensione. Oltrepassiamo il traliccio, seguiamo il sentiero che dolcemente scende in un bosco di roverella, e ci troviamo al Pian d’la Fèja (m. 950 slm).

Di qui, un sentiero alla nostra sinistra porta a valle verso Caselette e un altro alla destra si dirige verso Val della Torre allacciandosi al tracciato VdT7. Proseguiamo diritto sino al Pian d’la Sisterna (m. 1080 slm) e quindi alla vetta del Musinè (m. 1150 slm) che dista ormai pochi metri.
Dalla cima del Musinè torniamo sui nostri passi sino al Pian d’la Sisterna e ci dirigiamo verso la pista tagliafuoco (cartello ligneo con indicazione). Scendiamo nel bosco ombroso sino a raggiungere il colle della Bassetta (m. 948 slm) e lo attraversiamo proseguendo diritto, come indicato dal cartello ligneo riportante: pista tafliafuoco h 0,5 – Monte Curt 1h10’ (personalmente ritengo quest’ultima indicazione un po’ ottimistica e la cambierei con 2h).

Il sentiero continua seguendo la cresta del monte e oltrepassa uno spuntone di roccia su cui campeggia la scritta “M. Curt – Almese”. La traccia al suolo del sentiero è ben marcata e la variopinta segnaletica; gialla, bianca e rossa, sebbene un po’ sbiadita, è ben visibile. Ad un tratto il sentiero scende leggermente verso il versante valsusino e prosegue sino ad un bivio posto al limitare di una pineta. Svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per Taisonera e M. Curt. In breve riguadagniamo la cresta del monte, ne percorriamo un tratto che discende dolcemente raggiungendo un nuovo bivio e, tralasciando il tracciato a sinistra che porta alla Roca Bianca, proseguiamo per il M. Curt.

Oltrepassiamo un masso recante la scritta “M. Curt” e, seguendo il crinale con i suoi alti e bassi, risaliamo uno spuntone roccioso, scendiamo un po’ verso la Val di Susa per tornare ad attraversare la cresta e riportarci sul versante valtorrese. Pochi passi ed il sentiero interseca uno spiazzo dove termina una pista tagliafuoco. Qui sono collocati alcuni tavoli da Picnic ed una serie di cartelli indicanti, vuoi la nostra provenienza (M. Musinè), vuoi la nostra destinazione (Monte Curto – Sentiero Bruno Giorda). In pratica si seguita diritto, si attraversa lo spiazzo e, dopo un tratto pressoché pianeggiante, si inizia l’ultima salita, alquanto ripida, che conduce alla vetta del Mon Curt (m. 1325 slm). Incontriamo ancora un bivio e saliamo a destra per “Vetta Mont Curt” (a sinistra si prosegue sul sentiero Bruno Giorda). Un breve tratto e giungiamo sulla cima contrassegnata da un cartello “Mon Curt (m. 1325 slm)” e da un cumulo di pietre.

Proseguendo oltre la cima, il tracciato indicato da segnavia blu e/o bianchi, costeggia una pineta, serpeggia sulla cresta e scende dolcemente. Quando la discesa si fa più ripida il sentiero termina in una strada sterrata che, risalita verso destra, ci porta al Santuario della Madonna della Bassa.

Giovanni Visetti

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