Zona: cervinia (AO)
Partenza da: Plate� Ros� – 3475 mt.
Quota di arrivo: 4165 mt. – (Dislivello 690 mt.)
Attrezzatura: abbigliamento da alta montagna – imbraco, picca ramponi e corda
Alla partenza all’alba siamo in 7. Laura è la più preoccupata, per lei questa gita è il battesimo del 4000, tutti gli altri sono veterani.
Il Breithorn è considerato il 4000 più facile della catena alpina e anche il più fattibile in un solo giorno. La presenza di funivie e cabinovie permette di salire da Cervinia a Plateù (3475 mt.) senza fatica e riducendo il dislivello in salita a soli 690 mt. Anche dal punto di vista tecnico la montagna pur essendo su ghiacciaio non presenta particolari difficoltà tecniche e pericoli.
La giornata è bellissima. Alle 5,30 partiamo da Valdellatorre alla volta di Cervinia. Parcheggiata l’auto nel piazzale sotto la telecabina, alle 7,30 siamo già in cabinovia pronti a partire (il biglietto scontato per gruppi almeno di 5 persone costa 19.50 € A.R.)
Dopo una breve pausa caffè a Plan Maison si sale a Plateù Rosà (la temperatura è mite non serve neanche la giacca) ci attrezziamo con imbrago corda picca e ramponi e, composte due cordate da 2 e una da 3, partiamo in direzione delle piste da sci che discendono dal Piccolo Cervino. Superato un sottopassaggio metallico si sale ai margini delle piste verso il Colle dei Breithorn.
Da qui l’ ambiente diventa decisamente più interessante dal punto di vista alpinistico e si gode un fantastico panorama su tutto il crinale che porta verso il Monte Rosa. Dopo un lungo pianoro si svolta a sinistra e poi in diagonale si giunge in prossimità della cresta sommitale, si svolta a destra e in un attimo si è in cima: lo spettacolo da qui e’ davvero fantastico, il panorama abbraccia un incredibile numero di cime, che vanno dal Cervino al Rosa, passando per le montagne del Vallese svizzero.
E’ il momento dei complimenti, in particolare a Laura che è salita con grande facilità: Mariolina non riesce a trattenere l’entusiasmo e l’euforia tanto da “irritare” Roby per il calpestio della corda nuova. Stefano, il bello del gruppo, ha trovato la salita più semplice di quanto gli era stato raccontato.
Il percorso di discesa e’ il medesimo della salita. Nell’ ascensione è impossibile perdersi, basta seguire l’ interminabile fila di alpinisti che salgono e scendono. Nel diagonale per facilitare il transito delle cordate sono stati tracciati 2 binari paralleli uno per chi sale e uno per chi scende.
Giunti a Plateù ci togliamo i ramponi, gli imbraghi e sistemati gli zaini in breve tempo con la funivia scendiamo. Dopo l’ aria fresca dei 4000, torniamo nella calura estiva della pianura.
Complimenti a: Roby, Luigi, Laura, Livio, Mariolina, Massimo, Stefano